Ciò è vieppiù necessario alla luce del fatto che l’estafermo risulta oggi esposto non solo a sanzioni pecuniarie ed interdittive, ma anche all’applicazione del sequestro e della confisca, diretta e per equivalente, del prezzo o profitto del reato tributario realizzato nell’interesse o a vantaggio dell’ente. Sulla (in)compatibilità del doctrina repressivo https://www.avvocatourgente.com/blog/page-3